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Quadri Campi

Coltivati, selvaggi, fioriti, adattati a ospitare competizioni sportive, concerti, ma anche supporto di concetti scientifici, fisici e matematici, oltre che semantici e culturali, senza dimenticare accezioni quali campo di battaglia, campo minato… Tutto questo, e anche molto di più, può essere associato alla parola campo. Ma i campi di cui vogliamo parlare in questa sede sono quelli collegati alla natura e che spesso diventano soggetti privilegiati di quadri e fotografie per la loro capacità di creare atmosfera e di rendere diverso un paesaggio.

Coltivati, selvaggi, fioriti, adattati a ospitare competizioni sportive, concerti, ma anche supporto di concetti scientifici, fisici e matematici, oltre che semantici e culturali, senza dimenticare accezioni quali campo di battaglia, campo minato… Tutto questo, e anche molto di più, può essere associato alla parola campo. Ma i campi di cui vogliamo parlare in questa sede sono quelli collegati alla natura e che spesso diventano soggetti privilegiati di quadri e fotografie per la loro capacità di creare atmosfera e di rendere diverso un paesaggio. La parola campo è quindi associata ad altre caratteristiche e cambia a seconda, ad esempio, delle coltivazioni a cui viene adibito o che gli toccano per natura. Un campo, però, è sempre evocativo e in grado di generare profonde sensazioni in chi lo ammira. Certo difficilmente un campo di patate, dal punto di vista emozionale ed artistico, potrà avere la stessa portata di un campo di lavanda in Camargue, nella Francia del Sud, però sempre di campo si tratta e, a ben vedere, da un punto di vista strettamente utilitaristico e pratico le patate sono forse più necessarie della lavanda. Ma difficilmente troveremo un artista, sia esso un pittore o un fotografo, che si è fatto ispirare da quest’ultimo tipo di campo, mentre è più probabile che un campo di fiori produca stimoli differenti nella parte artistica del suo cervello. Pensiamo, tanto per fare qualche altro esempio, che vada oltre il classico campo di lavanda che colora di viola ampie pianure nel Sud della Francia, a fiori più vicini a noi. I papaveri, rosso fuoco, a fine primavera e inizio estate colorano ampie pianure del nord Italia disegnando spettacolari macchie rosse che intervallano il verde classico dell’erba o il giallo del frumento. Sono quadri naturali dall'impatto visivo potente ed emozionante che diversi pittori hanno ripreso, famosi e meno famosi, perché il soggetto si presta molto. Ma allo stesso modo possiamo parlare anche di un altro fiore molto impattante dal punto di vista visivo ed emotivo: i girasoli. Inevitabile, in questo caso, che vengano in mente i famosi girasoli dipinti da Vincent Van Gogh Quando ci si riferisce ai Girasoli di Vincent van Gogh, una serie di undici tele. Le prime quattro furono dipinte a Parigi nel 1887 (Serie di Parigi). Mentre le successive sette ad Arles (Serie di Arles). I dipinti sono indicati in lingua inglese come Sunflowers e in francese Tournesols. Si tratta di due serie di nature morte. Ma di girasoli, piuttosto che papaveri e anche altri soggetti floreali di altro tipo ce ne sono di diversi autori, anche meno noti. I campi di fiori, piuttosto che i prati, sono soggetti che hanno ispirato e ispirano anche molti fotografi, professionisti e non. Da una foto, poi, può nascere un bel quadro, dai colori vivaci e dalla luce potente in grado d dare colori e luminosità agli ambienti in cui viviamo.